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giovedì 20 gennaio 2011

la specie estinta

descrizione

Alto circa un metro e mezzo, questo pinguino era ben più grande delle specie attuali; un’altra importante differenza era data dal becco, che era insolitamente lungo e acuminato, simile a quello di un airone. Gli studiosi ritengono che questo tipo di becco fosse una caratteristica ancestrale a tutti i pinguini primitivi, e che sia andata perduta nel corso della loro evoluzione. L’icadipte è uno dei più grandi pinguini mai scoperti, inferiore solo ad Anthropornis e a Palaeeudyptes in quanto a statura.

Distribuzione

I resti fossilizzati di questo pinguino sono stati ritrovati nel deserto costiero del Perù, insieme a quelli di altri pinguini estinti (tra cui Perudyptes devriesi, alto quanto l’odierno pinguino reale).

Sembra che questi pinguini preferissero i climi caldi rispetto alle latitudini fredde delle specie attuali. Solo pochi pinguini odierni, come il pinguino del Capo e il pinguino delle Galapagos, vivono in un clima simile. La scoperta dei fossili di Icadyptes e di Perudyptes ha portato a riconsiderare la diffusione e l’evoluzione dei pinguini: fino a quel momento, infatti, gli scienziati ritenevano che i pinguini si fossero evoluti nei pressi del polo Sud e in Nuova Zelanda, e si fossero spostati verso l’Equatore solo intorno a 10 milioni di anni fa. Con la scoperta di Icadyptes è risultato chiaro che questi uccelli si erano adattati a un clima caldo almeno trenta milioni di anni prima.

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