La migrazione delle balene grigie dalle acque della Siberia e dell'Alaska alle lagune della Baja California è uno degli eventi più sorprendenti del mondo animale.
Nella Baia della California messicana, ogni anno, da gennaio a marzo, si radunano le balene grigie provenienti dal mar di Bering, la migrazione più lunga che si conosca nel mondo animale, diecimila chilometri: in estate a rifocillarsi nei mari artici , in autunno in viaggio, in inverno qui a partorire, in primavera a trascorrere il viaggio di ritorno. Il Messico è il paese che ne ha impedito l’estinzione decretando per primo il divieto alla caccia nelle sue acque territoriali fin dal 1946, permettendo a questa specie di riprodursi. La Baja ha avviato un programma di turismo responsabile che consente di poter osservare da vicino i cetacei con regolamenti che limitano il “disturbo” alle sole ore mattudine con rientro nel primo pomeriggio alla cittadina di Guerrero Negro, che sorge a metà di questa penisola ( la più lunga al mondo con i suoi 2000 Km da Tijuana a Los Cabos). Essa deve il suo nome a un vascello baleniero, il Black Warrior, che s’incagliò per l’eccessivo peso della strage fatta in queste acque nel 1858. Questa cittadina vanta anche il record mondiale delle saline più vaste, un paesaggio estraniante che si estende all’infinito, con tutte le sfumature che il sale può assumere riverberando sotto il sole plumbeo, in un microclima alquanto strano: nuvoloso senza quasi mai piovere. Per il resto , la Baja è sole abbacinante: una sterminata lingua di deserto che si protende nel Pacifico formando con la costa continentale il Mar di Cortes, immortalato nel famoso “Diario di bordo “ di John Steinbeck, che venne a navigare qui nel 1940 assieme all’amico biologo Ed RicKetts. Sono rimaste le descrizioni dei miraggi: “Perfino da una distanza molto ravvicinata , non si riesce a concepire la reale forma della terraferma: Isole che secondo la carta sono lontanissime, risultano perfettamente visibili: Altre che non dovrebbero essere vicine, non le vedi finchè non erompono di colpo dal miraggio. Qui tutto è chimerico e mutevole.”
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